SPAZI DI FORMAZONE 2025
CORSO SEMINARIALE
L’ADOLESCENZA DEL MONDO TRA PAURE E SPERANZE
“ Il problema ultimo non è l’essere, ma la sollecitudine per l’essere. Prima dell’essere c’è questa sollecitudine, non il nulla”
( A. Heschel, Chi è l’uomo? Rusconi , Milano, 1971.
“Nietzsche…guardando le cose da un punto di vista superiore, già negli anni ottanta del secolo scorso, dice queste semplici parole, semplici perché pensate: ’ Il deserto cresce’. Il che vuol dire : l’inaridimento è in espansione. L’inaridimento non è la distruzione. L’inaridimento è più inquietante della distruzione.
La distruzione accantona soltanto ciò che fino a quel momento è cresciuto ed è stato costruito; l’inaridimento impedisce ogni crescita futura e ogni costruzione…
Nietzsche diceva ’ il deserto cresce’ quasi ottant’anni fa.
Egli aggiunge: ‘Guai a colui che favorisce i deserti’”.
( M. Heidegger, Cosa significa pensare? Sugarco Edizioni, Varese 1994)
“In luogo del passaggio stretto che stiamo cercando, scopriremo magari dei mari i quali verranno esplorati più a fondo da chi verrà dopo di noi”
( S. Freud, Lettera a Fleiss 3 gennaio 1987)
“ La guerra è una follia che mi si pone davanti minacciosa come un cataclisma naturale di fronte al quale io sono impotente a difendermi: ma se la guerra è in me, se sono io stesso la guerra allora la guerra cessa di essere un fatto alienato da me, come un cataclisma naturale perché se la guerra è in me allora potrà essere controllata dalle mie scelte di pace”
( F. Fornari, Psicoanalisi della guerra atomica, Edizioni la Comunità, Milano, 1964)
SEMINARI
Sabato 22 febbraio
La cura come nuovo rapporto col mondo
Lidia Maggi, Teologa, Pastora Battista, Varese.
Sabato 15 marzo
La psicoanalisi come apertura d’orizzonte
Fiamma Vassallo, Psichiatra, Psicoanalista SPI, Roma
Sabato 5 aprile
L’adolescenza come paradigma
Maria Grazia Fusacchia, Psicoterapeuta, Psicoanalista SPI Roma
Sabato 10 maggio
La pace come inedito
Una lettura del carteggio Einstein – Freud 1932
Raffaele Dionigi, Psicoanalista ARPA Cesena
Il Corso, accreditato da PROVIDER ARCADE con crediti ECM 33,60 , si terrà presso
CENTRO EDUCATIVO CANTIERE 411
( Suore Francescane della sacra famiglia) via Francesco Mami, 403 – Cesena (FC)
con il seguente orario:
9:30 – 12:30 e 14:00 – 16:30
Il corso è accreditato da PROVIDER ARCADE con crediti n. 33,60
Costo del corso euro 300,-
Costo di ogni singolo seminario euro 80,- (la partecipazione ai singoli seminari non dà diritto a crediti formativi)
PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI.
Dr.ssa Carla Cicognani
tel. 0547725775
( nei seguenti orari. dalle ore 12 alle ore 12:30 e dalle ore 13:30 alle ore 14:30)
CORSO TEORICO CLINICO
CONTROTRANSFERT E D’INTORNI
“ Potrei definire la noia, come l’esperienza soggettiva di una mancanza, parziale o totale, di autenticità nei rapporti…
Potrei riformulare quando detto finora, affermando che la noia costituisce una sorta di rimprovero mosso agli oggetti per essere troppo smorti, spenti, sempre uguali, e che questo rimprovero nasce dal fatto che la persona annoiata si sente perseguitata da una mancanza di autenticità o in se stessa o nelle sue relazioni significative”
( A. Correale, Area traumatica e campo istituzionale, Borla, Roma, 2006)
“Il problema personale specifico dello psichiatra nel trattamento dei malati che soffrono di solitudine sembra consistere nel fatto che egli deve cercare e riconoscere tracce della propria solitudine, o paura della solitudine, affinché questa non gli impedisca di accettare senza paura le manifestazioni di solitudine del paziente.
Questo vale, per esempio, in casi in cui lo psichiatra, per quanto si sforzi, non riesca a capire il significato di una comunicazione psicotica. Egli può allora sentirsi escluso da un’<esperienza comune> con i suoi pazienti. Tale esclusione può ben suscitare nel medico un senso di solitudine, o di paura di solitudine, che lo rende ansioso”.
( Fromm- Reichmann, La solitudine, in Solitudine e nostalgia, Bollati Boringhieri, Torino, 1993)
“ Lo scopo…del lavoro analitico resta quello di ancorare ciò che avviene nel presente a quanto avvenuto nel passato, con la finalità di dare agli oggetti del passato un nuovo significato e nuovi valori. Naturalmente il fine di tutto ciò non è quello di scoprire una verità storica, ma di dare una dimensione temporale al vissuto attuale del paziente, cioè inquadrare un evento presente in una dimensione storica, in una parola storicizzare l’inconscio. Il che significa passare dalla presentazione del presente alla rappresentazione del passato”
( M. Mancia, Nello sguardo di Narciso, Laterza, Bari, 1990)
“ Il regno della mente è un mondo di infinite possibilità di significato dalla cui mancanza di forma si deve costruire un mondo interno coerente, per mezzo del pensiero che opera sulla percezione delle esperienze emotive “
(D. Meltzer, Lo sviluppo kleiniano, vol. 3°, Borla, Roma 1982)
PROGRAMMA
Lunedì 20 gennaio Introduzione
Lunedì 17 febbraio La solitudine dell’analista
Lunedì 17 marzo Enactment e acting out
Lunedì 14 aprile Quando i conti non tornano
Lunedì 19 maggio Memoria, costruzioni e ricostruzioni
Lunedì 16 giugno Malintesi, pregiudizi, malafede
Lunedì 15 settembre La verità analitica
Lunedì 20 ottobre Controtransfert un indispensabile strumento analitico
Lunedì 17 novembre Apprendere “su” come resistenza al divenire
Lunedì 15 dicembre Conclusioni
Sabato 25 gennaio
Sabato 15 novembre discussione di casi clinici
Sabato 13 dicembre
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Donald Meltzer, Lo sviluppo Kleiniano vol. 3°, Borla, Roma, 1982
Mauro Mancia, Nello sguardo di Narciso, Laterza, Bari, 1990
Willy e Madeleine Baranger, La situazione psicoanalitica come campo bipersonale, Cortina, Milano, 1990
Relatore e conduttore del corso
Dr. Raffaele Dionigi, Psicoanalista, Cesena.
Crediti ECM n. 50 Provider ARCADE
Costo del corso Euro 350,-
Il Corso si svolgerà in remoto attraverso la piattaforma ZOOM per gli incontri del lunedì e in presenza per i tre incontri del sabato presso il CENTRO CANTIERE EDUCATIVO 411 in via Francesco Mami 403 a Cesena (Suore francescane della Sacra famiglia) con il seguente orario:
- lunedì dalle ore 21 alle ore 23 (in remoto)
- sabato dalle ore 9 alle ore 13.00 (in presenza)
Per informazioni ed iscrizioni telefonare a Dott. Carla Cicognani tel 0547/25775
( nei seguenti orari: dalle ore 12 alle ore 12:30 e dalle ore 13:30 alle ore 14:30)
SPAZI DI FORMAZONE 2024
CORSO SEMINARIALE
IL CONTROTRANSFERT E LE SUE VICISSITUDINI
“ …[Penso che]elemento essenziale della tecnica psicoanalitica sia l’uso dell’esperienza controtransferale dell’analista (sottolineatura nostra) per cogliere gli specifici ruoli espressivi e difensivi della vitalità o del senso di morte all’interno dell’analisi, oltre alla particolare funzione che queste qualità dell’esperienza svolgono nel mondo degli oggetti interni e nelle relazioni oggettuali del paziente. Da questa prospettiva i problemi cruciali per l’analista e l’analizzando tendono a concentrarsi intorno a domande come: quando è stata l’ultima volta che entrambi i partecipanti hanno sentito viva l’analisi? C’è una vitalità nascosta che non può essere riconosciuta da analista e/o analizzando per timore delle conseguenze di tale riconoscimento? Quali tipi di formazioni sostitutive, per esempio eccitazione maniacale, piacere perverso, acting in e acting out isterici, costruzioni come se, dipendenza parassitica dalla vita interiore dell’analista, e così via, possono mascherare la mancanza di vitalità dell’analisi?”
( Thomas H. Ogden, Reverie e interpretazione, Astrolabio, Roma, 1999)
“ Essere psicoanalista significa vivere le peripezie di una avventura complessa e labirintica…
L’esperienza psicoanalitica è un modo di avventurarsi nell’ignoto…
Una esperienza teatrale dove la relazione tra solitudini, tra mondi diversi, acquista forma, senso e drammaticità, quando i personaggi che abitano il corpo animato di ciascun membro del contesto transferenziale riescono a scambiare sentimenti ed esperienze, ovvero a dare vita, ad ‘animare’, gli strumenti dell’incontro…
Il campo psicoanalitico, con le vicissitudini del transfert, costituisce l’ambiente, il luogo dove la relazione intenzionale medico-paziente vive le sue peripezie…Come si confrontano, come si scambiano, come si combinano e scombinano le sensazioni, le impressioni, le percezioni, i malintesi del pathos dell’uno e dell’altro?”
( Salomon Resnik, L’Esperienza psicotica, Boringhieri, Torino, 1986)
“Il controtransfert non è più visto principalmente come uno ostacolo al trattamento. E’ piuttosto visto come un’entità complessa che contiene le risposte soggettive dell’analista fuse e mischiate con aspetti proiettati del mondo interno del paziente. Suscitato dal gioco scambievole fra paziente ed analista, il controtransfert, così come altri aspetti del funzionamento mentale, può essere considerato come una formazione di compromesso. Una creazione costruita dal gioco relazionale di paziente e analista, viene a costituire una interessante parte intrinseca della situazione analitica…il controtransfert non solo esercita una continua influenza sul processo analitico, ma costituisce una strada di inestimabile valore per le indagini di tale processo”.
(Theodore J. Jacobs, Passato e presente del controtransfert: una revisione del concetto, in Quaderni de Gli Argonauti, volume 36, 2021)
“ Ascoltare il corpo comporta uno stato di ricezione e di disponibilità ad accogliere, a farsi toccare, sarà toccato il nostro corpo, contenitore di una storia e verrà riattivato qualcosa che ha a che fare con il nostro corpo adolescente.Tutto questo fa parte del lavoro del controtransfert, della nostra disponibilità a navigare tra dentro e fuori…
Il controtransfert legato alla conoscenza somatica, all’area sensoriale del ‘conosciuto non pensato’, si riferisce, in particolare, ad esperienze precoci, a stati di non differenziazione: esperienze non mentalizzate, ma impresse e vive, impronte di una storia relazionale primaria ancora attiva; la conoscenza somatica riguarda sia la misteriosa relazione tra noi e il nostro corpo, sia il dialogo dei corpi, che ci coinvolge come persone, prima ancora che come terapeuti”
(Simonetta Bonfiglio Senise, Corpo e controtransfert in adolescenza, in A.M. Nicolò, I. Ruggero (a cura di), La mente adolescente e il corpo ripudiato, Franco Angeli, Milano 2016)
PROGRAMMA DEL CORSO
Sabato 24 febbraio
Controtransfert elemento fondamentale o inciampo alla cura?
Antonello Correale, Psichiatra, Psicoanalista SPI, Roma
Sabato 16 marzo
La relazione analitica come incontro vivo
Raffaele Dionigi, Psicoanalista„ Cesena
Sabato 20 aprile
Il controtransfert in adolescenza
Patrizia Montagner, Psicoanalista SPI Venezia
Sabato 11 maggio
La persona dell’analista
Renzo Muraccini, Psichiatra, Psicoterapeuta psicoanalitico, Bologna
Il corso si terrà presso il CENTRO EDUCATIVO CANTIERE 411 (Suore Francescane della sacra famiglia) Via Francesco Mami, 403 – Cesena (FC)
con il seguente orario: 9,30 – 12,30 – 14,15 ‑16,30
Il corso è accreditato da PROVIDER ARCADE con crediti n. 33,60
Costo del corso euro 300,-
Costo di ogni singolo seminario euro 80,- (la partecipazione ai singoli seminari non dà diritto a crediti formativi)
PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI.
Dr.ssa Carla Cicognani
tel. 0547725775
( dalle ore 12 alle ore 13 e dalle ore 14 alle 14,30)
CORSO TEORICO-CLINICO
ESPLORAZIONI SUL CONCETTO DI CONTROTRANSFERT
“ Benché il controtransfert come fattore importante del processo analitico sia stato sempre presente nella mente degli analisti…, è innegabile che soltanto a partire dalla metà del secolo lo studio del controtransfert sia stato organizzato in un corpo teorico completo.
Da quel momento, il controtransfert ci rende più responsabili del nostro lavoro e allontana definitivamente con argomenti validi (e analitici) l’idea dell’analista che può mantenersi incontaminato ai margini del processo. Al contrario l’idea che abbiamo ora è che il controtransfert esiste, deve esistere e non ha motivo di non esistere. Dobbiamo tenerne conto che, come dice Margaret Little ( 1951), l’analista impersonale è semplicemente un mito.
Il cambiamento sostanziale è [soprattutto] il fatto che il controtransfert non viene accettato soltanto come ingrediente ineludibile del processo analitico, ma anche come uno strumento di comprensione.”
( R. Horacio Etchegoyen, I Fondamenti della Tecnica Psicoanalitica, Casa Editrice Astrolabio, Roma, 1990)
“ Nel reciproco coinvolgimento – che io preferisco chiamare doppio transfert piuttosto che transfert e controtransfert - non è soltanto il paziente che ‘trasferisce’ esperienze, ma anche l’analista…Il paziente assolve a sua volta una funzione ‘terapeutica’. Ma non è sufficiente parlare di proiezione-introiezione, di transfert-controtransfert e forse neanche di doppio transfert…La relazione che si sviluppa ‘sul campo’ è anzitutto situazione di co.presenza: il corpo-persona dell’uno e dell’altro influenza, incide e condiziona il terreno del transfert, stimola il campo oppure lo inibisce, o, ancora, in situazioni estreme, blocca…la capacità di scambio, blocca la fluidità dell’incontro.
Nell’incontro psicoanalitico ‘vissuto’ c’è simpatia, antipatia, empatia; cioè vita, pathos, esperienza, possibilità. Se c’è indifferenza e apatia, l’esperienza si blocca, si congela. Importante è la capacità auto- e allo-critica nel coinvolgimento, uno spazio per il pathos intersoggettivo, fondamento dell’esperienza del transfert in quanto sviluppo del processo analitico”.
( Salomon Resnik, L’esperienza psicotica, Boringhieri, Torino, 1986)
PROGRAMMA DEL CORSO
Lunedì 15 gennaio Introduzione
Lunedì 19 febbraio La mente che ama: interpretazione e controtransfert
Lunedì 18 marzo L’esperienza interna dello psicoanalista
Lunedì 15 aprile La dimensione interattiva del controtransfert
Lunedì 20 maggio Controtransfert e identificazione proiettiva
Lunedì 17 giugno La funzione terapeutica dell’odio nel controtransfert
Lunedì 16 settembre Il controtransfert in adolescenza
Lunedì 21 ottobre Gli usi dell’esperienza interna dell’analista
Lunedì 18 novembre L’esperienza psicotica e il controtransfert
Lunedì 16 dicembre Conclusioni
Sabato 27 gennaio Discussione di casi clinici
Sabato 16 novembre Discussione di casi clinici
Sabato 7 dicembre Discussione di casi clinici
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
S. Turillazzi Manfredi, Le certezze perdute della psicoanalisi clinica, Raffaello Cortina editore, Milano,1994
C. Albarella ‑D. Petrelli ( a cura di ) ‚Controtransfert e relazione analitica, Liguori Editore, Napoli, 1997
S. Resnik, L’Esperienza psicotica, Boringhieri, Torino, 1986.
Il Corso è accreditato da ARCADE provider con n. 50 crediti formativi.
Si svolgerà per gli incontri del lunedì in remoto attraverso la piattaforma zoom con il seguente orario: 21–23 i sabati presso il CENTRO EDUCATIVO CANTIERE di via Mami dalle ore 9 alle ore 13.
Costo del corso: euro 350,-
Per informazioni ed iscrizioni telefonare a:Dr.ssa Carla Cicognani tel. 054725775 dalle ore 12 alle ore 12,30 e dalle 13,30 alle 14,30.
SPAZI DI FORMAZONE 2023
“IDENTITA’ IN ESODO”
CORSO SEMINARIALE
“…La teatralizzazione… è un tentativo di recitare continuamente e con gli altri il trauma che si è subito, ma più che il trauma in sé, è la confusione che il trauma ha gettato dentro di noi.…
Io insisterei molto sul fatto che il trauma originario ripetuto, relazionale ad alto contenuto sessuale, introduce un elemento di confusione sulla propria rappresentazione di sé, anche, da un certo punto di vista sessualizzato e quindi una domanda continua di rimettere in scena una conferma, una definizione di se stessi, attraverso l’apprezzamento degli altri”
(A. Correale, La potenza delle immagini, Mimesis Edizioni, Milano, 2021 pag.173)
“Ultimamente, mi è capitato di veder sbandierata da parte di qualche adolescente una disposizione a sperimentare qualunque tipo di sessualità. Sembrano creature apparentemente senza problemi, ma anche senza spessore. Fanno pensare a quelle forme di ‘identità liquide’ di cui parla Bauman.
Naturalmente non chiedono aiuto né loro né i loro genitori. Questi ultimi sembrano figure lontane, forse non sono a conoscenza di quest’aspetto della vita dei figli, o chissà cosa altro. E’ possibile che il comportamento di questi ragazzi interpreti la spinta a fare, caratteristica di molti adolescenti, ma accentuata da questo momento storico, in cui l’azione per l’azione è investita più positivamente rispetto ad un agire lento, sostenuto da una capacità riflessiva. Difficile prevedere un loro sviluppo. Esso può dipendere da germi di qualità diversa presenti in ognuno e da figure, incontri, che li aiutino a solidificare qualcosa nella direzione a loro più confacente, piuttosto che – in carenza di tutto questo – a solidificare la liquidità.”
(A. Gesuè, G. Sabucco, La sessualità in adolescenza. Eterosessualità e omosessualità, in Una stanza tutta per me, a cura di G. Pellizzari e A.A. Moroni, Mimesis Edizioni, Milano, 2021, pag.338)
“…I giovani vogliono che le loro definizioni [rispetto alla propria preferenza sessuale] vengano rispettate come presidi indispensabili all’affermazione della loro identità. Quando il limite del corpo biologico viene messo tra parentesi nel definire se stessi, sembra che l’esigenza di definire un limite, che restituisca ad ognuno i suoi confini ritorni con grande urgenza.
Quei tanti modi con cui questi adolescenti si definiscono ci parlano forse di quei corpi per la mente, ognuno reincarnazione di un limite?
E’ questo limite rifiutato nella sua forma convenzionale, ma poi personalmente ricercato, l’unico argine ad una fluidità che rischia altrimenti di farli sentire cancellati?”
(A. Gesuè, G. Sabucco, La disforia di genere, in op. cit. pag 359–360)
“Quello dell’adolescente è fenomenologicamente un errare in cerca della parola e al tempo stesso un essere, un ritrovarsi esposti alla parola dell’altro; è questo duplice aspetto, questo ‘errare rivolti e di fronte a’ che costituisce l’esperienza fenomenologica originaria dell’adolescente nel mondo.
Il fantasma della mancanza è qualche cosa di più della mancanza di qualche cosa, esso è la mancanza originaria in quanto chiamata costantemente ad esprimersi e a definirsi rispetto ad un Altro la cui assenza abbandona all’angoscia di morte.”
(R. Dionigi, Pulsioni di vita e di morte nell’adolescente tra immaginario corporeo e immagine di corpo, in Aggressività nell’adolescenza immagini e significati, a cura della S.I.P.A.I., Cremona, pag.49)
PROGRAMMA DEI SEMINARI
SABATO 28 GENNAIO
Antonello Correale, Psichiatra, Psicoanalista SPI, Roma La vita come teatro: l’illusione della identità.
SABATO 25 MARZO
Angela Gesuè, Psichiatra, Psicoanalista SPI, Milano
La costruzione della identità in adolescenza, aperture e chiusure.
SABATO 15 APRILE
Renzo Muraccini, Psichiatra, Psicoterapeuta, Bologna Il trauma come elemento disorganizzatore ed organizzatore di identità.
SABATO 6 MAGGIO
Raffaele Dionigi, Psicoanalista, Cesena L’emergenza dell’autentico dal sempre identico
Il corso è accreditato da ARCADE Provider Regione Emilia Romagna per n. 33,60 crediti formativi.
Orario del corso: 9:30–12:30 – 14:15–16:30
Sede del corso:
CENTRO EDUCATIVO CANTIERE 411 (suore francescane della Sacra famiglia)
via Francesco Mami, 403 – Cesena (FC)
Per informazioni e iscrizioni telefonare a : Drssa. Carla Cicognani 0547/25775 (12–13;14–14,30)
Costo del corso. Euro 300,00
LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITA’ IN ADOLESCENZA
TRA ROTTURE E RIPRESE
CORSO TEORICO – CLINICO
“L’adolescenza non è solo una fase temporale di transizione, ma un agente organizzatore della mente (grassetto nostro) che permette l’accesso all’età adulta e la ristrutturazione dell’identità.
Questa definizione, che si deve a Raymond Cahn (1986) ma indirettamente anche agli apporti dei Laufer (1984), ci permette di vedere l’adolescenza come enzima che informa di sé la mente e impone il confronto con il ciclo della vita (grassetto nostro). Sullo sfondo di questa proposizione vi è il dibattito tra continuisti e discontinuisti, e cioè fra coloro che vedono la crescita dell’individuo in un procedere continuo ma soprattutto ritengono l’adolescenza una ricapitolazione dell’infanzia, e altri che invece segnalano l’emergere in adolescenza di processi, problemi, sfide evolutive e biologiche nuove che informano di sé determinando nuovi cammini.
…A questo punto dobbiamo chiederci quali sono i nodi che l’adolescente affronta nella sua crescita, e che deve sciogliere per divenire adulto, e cosa caratterizza la specificità della mente adolescente.
I compiti evolutivi che questa età della vita comporta sono stati spesso menzionati da molti autori a cominciare da Freud e si possono ricapitolare nell’integrazione della sessualità e delle nuove trasformazioni corporee, l’individuazione-separazione dal passato infantile, dal corpo infantile e dagli oggetti parentali infantili con il lutto evolutivo conseguente, l’integrazione dell’aggressività e quella trasformazione dall’azione al pensare- sognare che è anche uno degli obiettivi dell’analisi.
…Oggi si parla di processo di soggettivazione che definisce – secondo Cahn – un processo continuo dalla nascita alla morte di appropriazione soggettiva e di autocreazione mediante il quale il soggetto riconosce l’appartenenza dei propri pensieri, atti, desideri, sentimenti, conflitti (Cahn 1991). Tale processo è al contempo frutto dell’invenzione che il soggetto fa di sé ma è anche offerto dall’altro nella dinamica che Winnicott ha descritto come ’ trovato/creato’, per ricordare l’operazione che la madre fa di far trovare al bambino l’oggetto che crea.”
(A.M. Nicolò, Rotture evolutive, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2021, pag. 21–22)
PROGRAMMA DEL CORSO E TEMI TRATTATI
Lunedì 16 gennaio – La mente adolescente. Introduzione
Lunedì 20 febbraio – Il corpo negato, ripudiato, persecutorio
Lunedì 20 marzo – Rotture evolutive. La paura del crollo e altro
Lunedì 17 aprile – Come difendersi dal crollo evolutivo
Lunedì 15 maggio – Le soluzioni perverse
Lunedì 19 giugno ‑Fantasticherie e loro evoluzioni
Lunedì 25 settembre – La violenza come difesa dal crollo
Lunedì 16 ottobre – Delirio, segreto e reciprocità
Lunedì 20 novembre – L’enigma transgender
Lunedì 18 dicembre – Conclusioni
Sabato 11 febbraio – Casi clinici a confronto
Sabato 07 ottobre – Casi clinici a confronto
Sabato 02 dicembre – Casi clinici a confronto
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Anna Maria Nicolò, Rotture evolutive, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2021
Tonia Cancrini, Un tempo per l’amore, Franco Angeli Editore, Milano, 2021
Relatore e conduttore del corso :
Dr. Raffaele Dionigi, Psicoanalista, Cesena.
Crediti ECM n.50 Provider ARCADE
Costo del corso: Euro 350,00
Il corso si svolgerà in remoto attraverso la piattaforma ZOOM per gli incontri del lunedì e in presenza per i tre incontri del sabato presso il CENTRO EDUCATIVO CANTIERE 411 in via Francesco Mami 403 a Cesena (Suore Francescane della Sacra Famiglia) con il seguente orario:
- lunedì dalle ore 21:00 alle ore 23:00 (in remoto)
– sabato dalle ore 9:00 alle ore 13:00 (in presenza)
Per informazioni ed iscrizioni telefonare a Dott.ssa. Carla Cicognani tel. 0547–25775 (nei seguenti orari 12–13; 14–14:30)
SPAZI DI FORMAZONE 2022
NUOVE FORME DI DOLORE MENTALE LE SFIDE DELLA PSICOANALISI
CORSO SEMINARIALE
“Quali sono i contenuti, psichici, somatici, di una condizione di ansia che insorge così acutamente e così tumultuosamente? Nei suoi modi di essere emozionali (soggettivi) l’ansia è riempita di inquietudine e di smarrimento, di vertigine e d’insicurezza, d’inconoscibilità e di metamorfosi spaziotemporali, che come le alte maree sommergono la vita psichica dei pazienti (delle pazienti): trascinando con sé un cambiamento radicale e fulmineo di orizzonti conoscitivi ed esperienziali. Non ci sono più luoghi familiari intorno a sé, né in casa né fuori di casa, e dovunque le cose (i volti e i paesaggi) si fanno enigmatiche e ambiguamente allusive. Cosa ci dicono le montagne percorse dai ghiacciai senza fine, e arroventate dal sole e dalla luce, quando l’ansia panica scende su alcuni di noi con questa irruenza e con questa torrenzialità? Non ci dicono più nulla delle cose di prima: anche su di esse scende l’ombra dilagante e straziante della perdita di familiarità e del deserto della speranza, della disarticolazione del tempo (vissuto) e della corrosione dello spazio (vissuto)”
(E. Borgna, Le figure dell’ansia, Feltrinelli, Milano 1997)
” … Finalmente il mondo[con la pandemia] veniva verso di me, mi confermava nel mio modo di vedere e di sentire. Questa volta ero io, con i miei riti, con i miei gesti ripetitivi ad avere ragione …
Ma poi. Mi sono domandato con angoscia, come faccio io senza il mondo?
(Un paziente gravemente ossessivo)
” Mi trovavo su una lunga strada mentre trasportavo casse di materiale fragile. Lungo la strada vi erano molti semafori che diventavano arancioni al mio arrivo. Tale fatto mi permetteva di rallentare in anticipo e di frenare evitando che le casse, toccandosi, si frantumassero … (Sogno di Pietro)
La sintomatologia ossessiva era utilizzata da Pietro, come un continuo segnale di pericolo che lo portava a rallentare ogni suo movimento, a congelare ogni sua emozione, a bloccare le sue stesse funzioni psichiche evitando così il rischio di un crollo e di una frammentazione catastrofica cercando di contenere l’incontenibile … Pietro, così chiamerò questo mio paziente, aveva tempi lunghissimi, un lungo inverno da riscaldare. Diceva lui stesso che non riusciva ad accendere la stufa della sua camera perché questo gli richiedeva troppa energia e lui non era in grado di riscaldarsi.
Alla memoria, capace di mantenere i contatti e di aprire alla nostalgia, Pietro aveva sostituito il freddo ripetersi dei titoli delle sedute. Al bisogno di ri-legare i suoi pensieri che, se lasciati liberi si sarebbero potuti perdere e confondersi in lui, aveva sostituito un ossessivo meccanismo di archiviazione nella sua biblioteca-museo inutilizzata e morta: ‘Quando avrò ordinato tutto come in una biblioteca.forse, allora … ’
Io stessa sentivo di cadere dentro quella noia in un clima pesante e vischioso, dove tutto ciò che dicevo si trasformava in un sapere arido, nella ‘voce’ di una enciclopedia da lui consultata per ricevere informazioni, ma che lo ‘lo lasciavano poi indifferente’ ”
(Carla Cicognani, Gioco della follia, follia del gioco tra spazio letterale e spazio della metafora, in R. Dionigi (a cura di) Reale e realtà nella relazione analitica, Del Cerro Editore, Tirrenia 1997)
“E’ di cruciale importanza che lo psicoanalista degli adolescenti coltivi la fiducia nella potenzialità del setting, che dà spazio alle risorse evolutive del messaggio, quand’anche veicolato dalla sfida violenta. Se l’analista sopravvive creativamente alla sfida dell’adolescente, quest’ultimo potrà sentirsi reale, potrà apprezzare la presenza partecipe dell’altro con cui condividere il proprio dolore, scoprendo un sentimento di fiducia”
(M.G. Fusacchia, Creare uno spazio per il dialogo, in G. Montinari (a cura di) Adolescenza e Psicoanalisi oggi nel pensiero italiano, Franco Angeli Editore, Milano, 2014)
PROGRAMMA DEL CORSO
SABATO 19 FEBBRAIO
Il paradigma psicoanalitico delle nevrosi: l’ansia e le sue figure
Antonello Correale, Psichiatra, Psicoanalista SPI, Roma
SABATO 19 MARZO
Vivere il tempo, vivere nel tempo Raffaele Dionigi, Psicoanalista, Cesena
SABATO 9 APRILE
L’adolescente tra passato e futuro
Maria Grazia Fusacchia, Psicoanalista SPI, Roma, docente dell’Istituto Winnicott (Asne-SIPsIA)
SABATO 14 MAGGIO
Il paradigma psicoanalitico delle nevrosi: fobie ed ossessioni
Antonello Correale, Psichiatra, Psicoanalista SPI, Roma
Il corso è accreditato da ARCADE Provider Regione Emilia Romagna per n. 33,60 crediti formativi.
Orario del corso: 9:30–12:30 – 14:15–16:30
Sede del corso:
CENTRO EDUCATIVO CANTIERE 411 (suore francescane della Sacra famiglia)
via Francesco Mami, 403 – Cesena (FC)
Per informazioni e iscrizioni telefonare a : Drssa. Carla Cicognani 0547/25775 (12–13;14–14,30)
Costo del corso. Euro 300
PER UNA PSICOANALISI DELLE DOMANDE
Corso Teorico – Clinico
“Sviluppare l’insight, contemplare il nostro abisso interiore, è un modo di farsi spazio, di farsi strada (spaziarsi) all’interno ignoto della nostra corporeità inconscia. Guardare superando la vertigine inevitabile di ogni scoperta interiore. Significa anche voler imparare a scoprire restaurando …
L’avventura psicoanalitica, a proposito dello spazio mentale, è un viaggio il cui fine è trovare un luogo, immaginare uno spazio che possa prestare un corpo o essere il corpo che permette a pensieri smarriti di ritrovarsi, di raggrupparsi, di avere un “pensatore”, secondo la felice espressione di Bion; il pensatore è
l’Io psichico che ritrova il suo posto nell’io corporeo”
(Salomon Resnik, Spazio mentale, Bollati Boringhieri, Torino, 1990)
“L’indicazione che ci viene offerta da questa nuova rilettura del mito è la seguente: non ascoltare l’oracolo di Delfi che maledice chi fa figli ed invita a non farne, ma accogliere le coppie, come Antigone, aiutandole a sciogliere i nodi transgenerazionali o a ricucire i fili spezzati della rete della loro vicenda edipica. Solo così potranno aiutare i figli a vivere i legami e le perdite in modo meno traumatico dell’eroe tebano. Saremo comunque in grado di aiutare le coppie perché, come Antigone con Edipo, abbiamo vissuto insieme ai nostri piccoli pazienti il necessario lutto che impedisce per dirla con Nietzsche, di ‘cadere nell’abisso’ dei legami pregenitali potenzialmente mortiferi”
(E. De Rosa, Nascere, crescere, incontrare Edipo nel terzo millenio, Richard e Piggle, 2/2021)
“La tecnica analitica consiste nella capacità condivisa di disegnare un quadro solido e mutevole, disponibile a diventare molte storie. Convivono così la possibilità in analisi di farsi usare dal paziente per la costruzione del suo Sè e la disponibilità a funzionare come l’oggetto vivo che apre la strada all’incontro con oggetti non-me (Winnicott, 1970) con la loro forza attrattiva percettivo-sensoriale che, non intrusivi e non alienanti, ma dotati di un significato loro conferito dal soggetto, entrano a far parte del suo mondo interiore.
Quello che occorre è ampliare il contenitore mentale (Bion, 1974) per ospitare una pluralità dinamica in relazione e istituire quel dialogo interiore permanente tra tanti stati del sé in attesa di trovare espressione, lasciandone talvolta alcuni silenti. ”
(A. Ferruta, Un processo di soggettivazione in … 11 forme, in Rossi- Ruggero La relazione analitica, Franco Angeli editore, Milano 2017)
PROGRAMMA DEL CORSO E TEMI TRATTATI
Lunedì 17 gennaio Introduzione
Lunedì 21 febbraio Il corpo ripudiato
Lunedì 21 marzo Nascere, crescere, incontrare Edipo nel terzo millennio
Lunedì 11 aprile Forme della soggettivazione
Lunedì 16 maggio Pensare i sentimenti, sentire i pensieri
Lunedì 20 giugno Creare uno spazio per il dialogo
Lunedì 19 settembre Nuove forme psicopatologiche
Lunedì 17 ottobre Arrancare verso Betlemme
Lunedì 21 novembre In equilibrio sulla fune
Lunedì 19 dicembre Conclusioni
Sabato 29 gennaio
Sabato 8 ottobre Modelli clinici a confronto
Sabato 3 dicembre
Relatore e conduttore del corso : Dr. Raffaele Dionigi, Psicoanalista, Cesena.
Crediti ECM n.50 Provider ARCADE
Per informazioni ed iscrizioni telefonare a Dott.ssa. Carla Cicognani 0547/25775
(12–13; 14,14,30)
Sede del corso: POLIAMBULATORIO ARCADE via Salvatore di Giacomo 161 Cesena
Gli incontri del Lunedì sono in remoto attraverso la piattaforma Zoom, mentre quelli del Sabato come indicato qui sotto.
Orario: lunedì dalle ore 21 alle ore 23, sabato dalle ore 9 alle ore 13
Gli incontri del Sabato si terranno presso il Centro Educativo Cantiere 411 in via F. Mami 403,
Suore francescane della Sacra Famiglia, Cesena
Costo del corso. Euro 350
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Salomon Resnik, Spazio mentale, Bollati Boringhieri, Torino, 1990
N. Rossi – I. Ruggero (a cura di) La relazione psicoanalitica, Franco Angeli Editore, Milano, 2017
G. Montinari (a cura di) Adolescenza e psicoanalisi nel pensiero italiano, Franco Angeli, Milano,2014
Nina Coltart. Pensare l’impensabile, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2000